- Città virtuose in tema di bici
- Nuovi progetti (il Grab a Roma)
- Tema sicurezza
Città virtuose in tema di bici
Leggendo il “1°Rapporto sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilità nelle città” redatto da Legambiente nel maggio 2017, si scoprono molte informazioni interessanti riguardanti il tema della bici in Italia. Anche se lentamente anche in Italia crescono città a misura di bici e una maggiore attenzione alla ciclomobilità. Purtroppo le aree del Paese attente a questo continuano a rimanere circoscritte al nord. Migliore è anche il dato degli italiani che usano quotidianamente la bici per andare al lavoro o comunque per spostarsi in città. Le percentuali sono elevate nella provincia autonoma di Bolzano (il 13,2% degli occupati raggiunge il luogo di lavoro in bici), in Emilia Romagna (7,8%) e in Veneto (7,7%). In particolare in 4 città: Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso più di un quarto della popolazione usa la bici per i propri spostamenti legati a motivi di studio, lavoro e svago. Particolarmente a Bolzano e a Pesaro, circa uno spostamento su tre è fatto in bici. Ovviamente questo risultato non è altro che il frutto di un preciso progetto delle amministrazioni locali che ha favorito questo tipo di mobilità con servizi e infrastrutture adeguate. La città di Bolzano ha infatti collegato tra loro tutte le zone scolastiche, sportive e ricreative cittadine, dando la concreta possibilità di poter utilizzare la bici non solo nel tempo libero ma nella vita di tutti i giorni. Sono stati realizzati interventi concreti anche per quanto riguarda l’ampliamento delle carreggiate urbane, vietando ad esempio il parcheggio o regolamentandolo in modo diverso. L’obiettivo è stato ottenuto anche attraverso attività di comunicazione e marketing, che hanno trasmesso l’idea che la bici permette uno stile di mobilità positivo. Pesaro ha invece realizzato la bicipolitana, una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette. Alla fine del 2016 erano 85 i chilometri di bicipolitana che, visto il successo, è destinata ad estendersi. Ovviamente anche a Pesaro questo intervento è stato studiato tenendo conto delle esigenze di mobilità dei cittadini, lavorando sulla messa in sicurezza di questo tipo di spostamento. L’insicurezza è oggettivamente uno dei motivi principali per cui le persone preferiscono muoversi con altri mezzi. È stata prevista in alcune zone una moderazione della velocità dei veicoli a 30 o a 20 km/h, la pedonalizzazione di varie piazze e la sottrazione di spazi alla sosta. Questo tipo di decisioni sono state prese anche a Ferrara, Treviso, Reggio Emilia e Ravenna, che rientrano a pieno titolo tra i centri urbani più a misura di bici. In base ai dati raccolti da Legambiente sono rilevanti anche le prestazioni di Forlì, Padova, Pisa, Novara, Rimini e Cremona.
Nuovi progetti (il Grab a Roma)
A Roma è nato il progetto GRAB, questo prevede la realizzazione di ciclabili e l’individuazione di itinerari ciclabili lungo assi stradali con velocità ridotta a 30 km/h. È prevista la realizzazione di un anello ciclopedonale di circa 45 chilometri accessibile a tutti, che si sviluppa completamente all’interno della città di Roma. In fase di definizione degli standard che dovrà avere il tracciato è stata considerata imprescindibile la totale fruibilità del GRAB da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale o altri tipi di disabilità. Uno dei principali propositi di questo progetto è quello di stimolare anche chi non usa mai la bici a percorrerlo, assicurando l’assenza di potenziali situazioni di pericolo, impedendo la promiscuità del percorso con la viabilità ordinaria e con la pedonalità, facendo in modo che l’anello capitolino possa essere pedalato in tutta tranquillità anche da un bambino che ha appena tolto le rotelline alle bici. Quando si considera l’uso della bici bisogna considerare anche tutti gli innumerevoli e rilevanti vantaggi che comporta: il risparmio economico per quanto riguarda, ad esempio, il carburante e il parcheggio, i benefici per la salute, l’enorme vantaggio per l’ambiente in tema di riduzione dei costi ambientali connessi alle emissioni di gas serra e sicuramente una riduzione dello stress che produce muoversi in auto.
Tema sicurezza
La morte ogni giorno di una percentuale troppo alta di ciclisti e quella nell’ultimo anno di campioni come Michele Scarponi e Nicky Hayden fanno riflettere e portano alla conclusione che il sistema della ciclabilità in Italia deve necessariamente essere ripensato. Sono purtroppo moltissimi i ciclisti che perdono la vita a causa di incidenti e che rimangono nell’anonimato, senza che nessuno ne parli. Purtroppo è evidente che il tema della sicurezza non è centrale per moltissimi italiani e invece proprio tutti questi incidenti devono assolutamente accendere un riflettore sul problema e spingere le persone a scegliere di spostarsi sempre in sicurezza. Le condizioni della bici non devono mai essere sottovalutate, i freni devono essere funzionanti ed efficienti, per cui è consigliabile effettuare spesso controlli. I copertoni e le camere d’aria devono essere altrettanto sempre in buone condizioni. Fondamentale è l’uso del casco, che dev’essere usato per qualsiasi spostamento e non solo in rare occasioni o addirittura mai. Questo dev’essere omologato, ben allacciato e dev’essere sostituito se danneggiato. Le luci sono un altro elemento estremamente importante, in quanto permettono non solo di vedere bene in qualunque situazione, ma soprattutto di essere visti. Sono inoltre obbligatori segnalatori visivi e acustici, come il campanello. Un altro grosso problema che dovrá essere risolto al piú presto è la condizione delle strade delle nostre cittá, in quanto troppo spesso buche o altro impediscono ai ciclisti di muoversi in serenitá. La viabilitá dev’essere ripensata, perché è sempre piú importante dare alle persone la possibilitá di usare serenamente un mezzo cosí semplicemente bello e sano.